Sto finendo "il barone rampante" di Calvino...è una bella storia, è una favola...
Cosimo, il protagonista passa la vita sugli alberi per sua propria scelta...preferisce un mondo diverso da quello terrestre oge impara tutti i suoi segreti...
Leggendo un passo oggi voglio soffermarmi per un attimo sull'importanza in amore di essere se stessi...io sono d'accordo con Cosimo, non con la sua amante, Viola, la "Solforosa", quando egli afferma che l'amore non è rinuncia di sè, contrariando la pretesa di lei di dedizione assoluta...
Non dovrebbe essere necessario cambiare per andare bene alla persona amata. Non dovrebbe mai esserlo. Non credo sia davvero amore se l'altra persona ci impone di cambiare radicalmente...è solo stupida presunzione da parte di questa che si debba perforza adeguarsi ad un suo schema mentale prestabilito. Un conto però sono i piccoli cambiamenti (necessari per venirsi incontro) e quelli + intimi, personali, caratteriali, di spessore maggiore rispetto ai primi. Ecco, si, va fatta questa distinzione.
ora vado...:***
ps: ieri ho vinto una borsa di studio...:) mmm nn ero particolarmente esaltata...lo era + mia madre...ma in queste cose è sempre così....ehehe cmq sn felice di avere preso lo stipendio :P Questo è un bel daraghetto..logo di Ubuntu..che piace tanto al mio moroso (hehe dico il programma nel suo caso..a me piace tanto il draghetto !!!)

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